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Deposito LNG: a Ravenna il primo deposito italiano

28 Luglio 2020

Ottobre 2020, è la data in cui diventerà operativo il primo deposito di LNG (Gas Naturale Liquefatto) italiano.

La struttura, localizzata nel porto di Ravenna, avrà una capacità totale di stoccaggio pari a 20 mila metri cubi.

Frutto di un investimento da cento milioni di euro, il deposito LNG garantirà l’occupazione a circa 40 persone.

Depositi Italiani Gnl, controllata dalla francese Edison al 49% (gruppo Edf) e dal gruppo Pir (espressione della famiglia Ottolenghi) per il 51%, sono le parti coinvolte nel progetto che ha coinvolto un migliaio di persone per i lavori che troveranno conclusione nel corso dell’estate per poi richiedere un paio di mesi necessari a test e collaudi.

I serbatoi, la parte più delicata dell’impianto, sono stati prodotti dalla Paresa di Cesena, mentre le infrastrutture fisiche sono opera della Rcm-Rainone di Salerno.

I proprietari dei camion alimentati con LNG (attualmente li producono soltanto Iveco, Scania e Volvo Trucks) rappresenteranno circa il 70% dei clienti finali dell’impianto, il restante 30% invece saranno quelli delle navi.

Come inciderà sui costi?

L’apertura del deposito potrebbe avere anche ripercussioni sul prezzo finito del prodotto, considerando che attualmente il gas liquefatto viene importato dall’estero (per lo più da Barcellona e in parte da Marsiglia), con costi evidentemente più alti.

Ma in cosa consiste il LNG?

Il gas naturale liquefatto (LNG) è un liquido ottenuto dal raffreddamento del gas naturale e può essere utilizzato come combustibile per gli autocarri.

Il Gas Naturale Liquefatto è pericoloso?

Il LNG è ben consolidato come carburante  e si basa su una tecnologia di processo sicura e comprovata. Le esperienze del settore dimostrano come il LNG non presenta un rischio maggiore rispetto ad altri combustibili.

Con questo progetto pertanto si compiono importanti passi in avanti per l’ampliamento  della rete rifornimento per i veicoli alimentati a LNG.

Da sempre l’assenza di poli distributivi ha rappresentato un deterrente per l’acquisto di veicoli a trazione alternativa da parte delle aziende italiane.

I numerosi incentivi, la maggiore attenzione all’impatto ambientale e l’apertura di nuovi depositi LNG rappresentano tuttavia tasselli fondamentali per la diffusione di veicoli ecologici.